Caldaia Cosmogas e acqua calda sanitaria: soluzioni ai problemi più comuni

Tra i problemi più diffusi relativi alle caldaie a marchio Cosmogas, troviamo malfunzionamenti nell’erogazione dell’acqua calda sanitaria. Può infatti succedere, che a causa di guasti, si abbia un blocco dell’impianto con conseguente mancanza d’acqua calda in casa. 

Le caldaie svolgono un lavoro prezioso per il comfort domestico e in questo articolo vogliamo individuare quali sono i problemi più comuni, con relative soluzioni, per ripristinare l’erogazione dell’acqua calda sanitaria in una caldaia Cosmogas. 

 

Niente acqua calda in casa? Fai un check-up della tua caldaia!

Il problema più comune che affligge le caldaie a marchio Cosmogas, anche quelle a condensazione,  è la mancanza di acqua calda. Le cause, in questi casi, possono essere diverse e per questo ti suggeriamo di fare un check up della tua caldaia. 

Innanzitutto partiamo col dire che molto spesso, in assenza di veri e propri guasti, questo tipo di problema è relativo a blocchi di calcare e sporco che ostruiscono le componenti interne. Per prevenire quindi questo tipo di problematiche è consigliato far eseguire la manutenzione periodica da un tecnico specializzato, generalmente una volta l’anno. Per richiedere una pulizia adeguata della tua caldaia Cosmogas, puoi semplicemente rivolgerti ai centri assistenza dislocati su tutto il territorio. Ad esempio, se vivi a Roma, puoi cercare assistenza online digitando “assistenza caldaie Cosmogas a Roma” per trovare tantissimi siti autorizzati come questo https://assistenzacaldaiecosmogas-roma.it/

Ma passiamo ora ai malfunzionamenti veri e propri e vediamo come farvi fronte. 

 

  1. Pressione troppo bassa

La pressione troppo bassa è uno degli elementi che potrebbero mandare in blocco l’erogazione dell’acqua calda della tua caldaia Cosmogas. Fortunatamente, in questi casi è molto facile porvi rimedio, anche senza l’aiuto di un tecnico. 

Quello che devi fare è infatti immettere nuova acqua nel circuito della caldaia; per farlo puoi agire sul cosiddetto “rubinetto di carico”, una manopola, situata in quasi tutti i modelli, nella parte inferiore della caldaia. 

Il rubinetto di carico, generalmente di colore blu, rosso o nero, serve per riempire il circuito della caldaia con nuova acqua e in questo modo aumentare la pressione interna. 

Giralo delicatamente in senso antiorario mantenendo d’occhio il manometro sul display (quest’ultimo potrebbe essere digitale su alcuni modelli Cosmogas); quando vedrai la pressione risalire a 1,2-1,5 bar, puoi richiuderlo. Ti consigliamo di effettuare un reset della caldaia dopo aver eseguito quest’azione. 

 

Con questa azione la pressione dovrebbe mantenersi costante, ma se questo non accade, con conseguente nuovo abbassamento di pressione, potrebbe esservi un guasto più importante o una perdita d’acqua non ben visibile. In questi due ultimi casi si rende necessario l’intervento di un tecnico.

 

  1. Valvola a 3 vie bloccata

La valvola a tre vie è una componente importantissima nella tua caldaia Cosmogas. Si tratta di una valvola meccanica in grado di deviare il flusso dell’acqua riscaldata dalla caldaia verso i radiatori o verso il circuito sanitario. Se questa è ostruita o bloccata, comparirà un codice errore sul display (potrebbe comparire l’errore E10), ma sarà solo l’intervento di un tecnico a determinare la presenza di un’ostruzione interna. È bene in questi casi infatti, evitare il fai da te per evitare di danneggiare le parti interne. 

 

Ma cos’è che potrebbe ostruire o bloccare questa valvola meccanica? 

 

Generalmente il calcare è il principale nemico della valvola a 3 vie. Se questo si deposita nel tempo, potrebbe ostruirne il movimento e quindi bloccarla definitivamente. 

 

  1. Scambiatore secondario ostruito

Il calcare, oltre a ostruire la valvola a tre vie, potrebbe danneggiare anche lo scambiatore secondario. Uno scambiatore di calore è un componente che consente il trasferimento di calore tra due fluidi, senza che si mescolino tra loro. Nelle caldaie combinate, ce ne sono due: lo scambiatore primario e quello secondario. Quest’ultimo è dedicato esclusivamente all’acqua calda sanitaria. All’interno dello scambiatore secondario, due circuiti distinti scorrono affiancati, separati da sottili piastre metalliche; da una parte scorre l’acqua calda del circuito primario, mentre dall’altra scorre l’acqua fredda sanitaria (potabile) che proviene dall’acquedotto.

Il calore passa dalle piastre metalliche e scalda istantaneamente l’acqua sanitaria, che esce calda dal rubinetto.

Se il calcare “sporca” lo scambiatore, nel tempo questo si ostruirà evitando il corretto passaggio dell’acqua.